Kagan House


Kagan House

Tel Aviv, ISR

Pitsou Kedem, noto architetto israeliano, è una firma riconosciuta a livello internazionale, autore di numerosi progetti residenziali straordinari, pieni di carattere. Tra queste affermazioni eleganti e dal fascino contemporaneo, K House, con i suoi tratti semplici ma emblematici, esprime i valori fondanti di una progettualità lineare e coerente che, attraverso il minimalismo e la sottrazione, persegue un linguaggio di assoluta purezza.

“La ricerca del silenzio” è il concetto ispiratore alla base di questa abitazione unifamiliare, concepita come risposta al desiderio dei clienti di un angolo di pace lontano dal trambusto di Svyon, periferia di Tel Aviv.

La geometria pulita del volume scultoreo con le sue profonde aperture non offre solo un rifugio intimo e rilassante, ma anche la praticità delle terrazze intermedie, ombreggiate e ariose, al riparo dalle alte temperature e dall’intenso sole israeliano.

L’introversione della facciata del primo piano nel suo tentativo di protezione contrasta con la planimetria interna, sviluppata secondo un equilibrio compositivo armonico, alla ricerca di una certa fluidità dell’open space punteggiato di verande, in costante dialogo con il verde del giardino circostante.

A piano terra la corrispondenza osmotica interno-esterno e la sinergia dialettica sono enfatizzate da una vetrata continua che accompagna tutto lo sviluppo longitudinale del corpo architettonico sovrastante, confondendo i confini e creando uno stretto rapporto visivo e fisico tra l’area living-dining e il lungo nastro della piscina esterna, con alberi e piante sullo sfondo.

Il rigore abbraccia l’emozione e la rigidità della struttura, interagendo con la natura, palpita intensamente.

Una palette di combinazioni sapientemente calibrate fra pochi materiali e tonalità si affianca alla monocromaticità del bianco, producendo un’atmosfera di comfort domestico neutro e sobrio.

Il salotto dalle proporzioni generose è un open space che include momenti diversi, il monolite esuberante dell’isola della cucina e i due angoli eleganti e moderni destinati alla conversazione, di un classicismo senza tempo, sono disposti in una simmetria speculare, per una raffinata area di dining e studio.
L’ambientazione, ricca di assonanze delicate, note di legno desaturato e tessuti grigio chiaro, si esprime attraverso la linearità dei pezzi originali selezionati e la fusione di forme e materiali diversi.

La sobrietà essenziale e la leggerezza incisiva del tavolino da caffè Gibson completano con sinuosità le linee rette e le proporzioni accoglienti di uno dei due divani foderati, affiancato dalle rigide strutture angolari delle due poltrone in legno naturale e corda, con un effetto fresco e originale che sfida gli ormai obsoleti codici stilistici, dando nuova vita al piacere della conversazione e della convivialità.

L’alternanza ritmica dell’essenzialità pura di Ring Horizontal Polygonal in sospensione si esprime insieme al contrasto sofisticato tra il marmo e il metallo del tavolo Ted, l’alchimia di un contrappunto melodico per un angolo speciale, privilegiato da una vista che si apre su entrambi i lati.

I delicati accenti argentati delle sfere convesse e retroilluminate delle Wall Clips aggiungono ulteriore impatto artistico al grafismo bianco della scenografica scalinata in acciaio, che si estende sul patio, aperto verso il cielo, e porta al piano superiore, adibito a zona notte. In una delle tre camere da letto, un’ode alla semplicità con una vocazione per una monocromaticità neutra e tenue, le Wall Clips diventano protagoniste in una sinfonia corale di sfumature grigie e argentee.